Vi racconto la zona dove lavoro: Centro storico di Napoli ,vicino la Basilica di Santa Chiara Napoli

giovedì 20 giugno 2024 Nessun commento
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Vi racconto la zona dove lavoro: Centro storico di Napoli ,vicino la Basilica di Santa Chiara Napoli

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Facile ,si trova nel cuore del centro storico di Napoli proprio di fianco alla entrata dell’antico Complesso Monumentale di Santa Chiara, in vico Pallonetto a Santa Chiara 38.

Oggi con questo post ,voglio raccontarvi qualcosa in merito ai dintorni della mia agenzia immobiliare Habitare e piu precisamente dei luoghi dove lavoro e cioè del meraviglioso ed unico centro storico di Napoli .
Ed è proprio dal centro storico di Napoli che cominciamo questo racconto ,illustrandovi  l’antico Complesso Monumentale di Santa Chiara. 

Si tratta infatti della più grande basilica gotico-angioina della città, caratterizzata da un monastero che comprende quattro chiostri monumentali, gli scavi archeologici nell'area circostante e diverse altre sale nelle quali è ospitato l'omonimo Museo dell'Opera, che a sua volta comprende nella visita anche il coro delle monache, con resti di affreschi di Giotto, un grande refettorio, la sacrestia ed altri ambienti basilicali.

La sua costruzione ebbe inizio nel 1310, per volontà del re Roberto d’Angiò e di sua moglie Sancia di Maiorca. La cittadella francescana fu realizzata costruendo due conventi: uno femminile per le clarisse e l’altro maschile per i frati minori francescani.

 La chiesa si presenta oggi nelle sue originarie forme gotiche, con una semplice facciata nella quale è incastonato un antico rosone traforato. 

Nel 1742 la chiesa subì delle modifiche per opera dell’architetto D. A. Vaccaro. Fastosi rivestimenti donarono al complesso un aspetto barocco. 

Il 4 agosto del 1943 la chiesa fu quasi del tutto distrutta da un bombardamento aereo che provocò un incendio durato quasi due giorni che distrusse in parte alcuni interni della chiesa e causò la perdita di tutti gli affreschi eseguiti nel XVIII secolo e gran parte di quelli giotteschi eseguiti durante l'edificazione dell'edificio, di cui si sono salvati solo pochi frammenti.

 Nell'ottobre 1944 Padre Gaudenzio Dell'Aja fu nominato "rappresentante dell'ordine dei Frati Minori per i lavori di ricostruzione della basilica". In seguito, i discussi lavori di restauro si concentrarono sull'architettura medievale rimasta intatta dai bombardamenti, riportando la basilica all'aspetto originario trecentesco e omettendo in questo modo il ripristino delle aggiunte settecentesche.

I lavori terminarono definitivamente nel 1953 e la chiesa fu riaperta al pubblico. Le opere scultoree sopravvissute, dopo la ricostruzione, furono spostate nelle sale del monastero, oggi Museo dell'Opera, mentre i sepolcri monumentali, per lo più reali, che invece caratterizzavano la basilica sono rimasti in loco, seppur alcuni di essi fortemente danneggiati.

Il Chiostro del monastero ha subìto nel corso dei secoli varie trasformazioni.

 La più importante è stata eseguita da D. A. Vaccaro, tra il 1739 e il 1742. Il Vaccaro ha realizzato due viali che, incrociandosi, hanno diviso il giardino in quattro settori. Fiancheggiano i viali pilastri, a pianta ottagonale, rivestiti da maioliche con festoni vegetali. I pilastri maiolicati sono collegati tra loro da sedili sui quali, con la stessa tecnica, sono rappresentate scene tratte dalla vita quotidiana dell’epoca. 

Le pareti dei quattro lati del chiostro sono interamente coperte da affreschi seicenteschi raffiguranti Santi, allegorie e scene dell’Antico Testamento. All’interno della struttura si può inoltre ammirare un Museo che conserva alcuni tesori scampati al bombardamento del 1943, uno stabilimento termale romano del I sec d.C. e un tradizionale presepe con pastori del Settecento e dell’Ottocento.

Alla sinistra della chiesa poi possiamo ammirare la torre campanaria trecentesca i cui lavori furono avviati nel 1338 ma tuttavia immediatamente arrestati, portando di fatto l'opera ad essere ad un terzo del suo completamento; i motivi del blocco furono che a seguito della morte di Roberto d'Angiò, avvenuta nel 1343, i finanziamenti per i lavori cessarono quasi totalmente. 
Continuando i lavori agli inizi del Quattrocento, dopo il terremoto del 1456 il campanile crollò quasi del tutto, rimanendo in piedi solo il basamento in marmo; fu in seguito rialzato in stile barocco, finché non fu completato solo intorno al 1604.
La chiesa di santa Chiara un luogo fantastico ,appena vi entri senti tutta la sacralità del posto ,fermarsi ad ammirarla e pregare al suo interno ,da allo spirito una serenità unica .
La chiesa poi non è celebre soltanto per la sua magnificenza artistica e religiosa , ma anche perchè contiene le spoglie di un noto eroe, ovvero Salvo D’Acquisto il noto vice brigadiere dell’arma dei Carabinieri, medaglia d’oro al valore militare alla memoria per essersi sacrificato il 23 settembre 1943 per salvare un gruppo di civilisti vittime delle angherie delle truppe tedesche nel corso della seconda guerra mondiale. 

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